TERAMO – Una vera e propria emergenza sociale e sanitaria. Si tratta del diabete, una patologia di cui si parla ancora troppo poco, ma che è sempre più diffusa. La Asl di Teramo ha avviato il primo screening sulla malattia, andando ad analizzare, sia per il diabete di tipo 1 che per quello di tipo 2, la prevalenza comune per comune. I risultati dell’indagine sono stati illustrati oggi dal manager Giustino Varrassi e dalla professoressa Emma Altobelli, responsabile dell’Unità operativa di Epidemiologia e Marketing sociale della Asl, alla presenza del Governatore Gianni Chiodi. E’ la prima volta che viene fatta un’indagine del genere e che viene istituito un vero e proprio Comitato di sorveglianza, utile per controllare lo stato di avanzamento della malattia, le zone e le fasce d’età più colpite, i costi e le patologie ad essa correlate.
I COMUNI MONTANI SONO PIU’ A RISCHIO – Dallo screening effettuato dall’Osservatorio epidemiologico realizzato dalla Asl è emerso che la malattia è più diffusa nelle aree montane, sia per quanto riguarda il diabete di tipo 1 che quello di tipo due. Un altro dato allarmante è costituito dall’aumento dell’incidenza della patologia: nel 2010 le persone colpite nella provincia di Teramo erano 26.304, l’anno dopo il numero è cresciuto di ben 3 mila unità. I Comuni a più alta prevalenza sono: Valle Castellana, Rocca Santa Maria, Cortino, Crognaleto, Fano Adriano, Pietracamela, Isola Del Gran Sasso, Castelli, Arsita, Colledara, Tossicia, Bisenti, Castel Castagna, ma anche Campli, Torricella, Cellino e Canzano. In particolare, Cortino risulta il comune con la più il rapporto percentuale più alto tra malati di diabete di tipo 2 e popolazione totale: 13,96% nel 2010 e 15,09% nel 2011. Anche se non sono rari, anzi, purtroppo in aumento, i casi di diabete infantile e adolescenziale (colpa della genetica ma anche delle abitudini alimentari e della sedentarietà), in generale il picco della malattia, in entrambi i sessi, si registra tra i 61 e i 70 anni. «Abbiamo preso in considerazione – spiega la dottoressa Altobelli – anche le prescrizioni farmaceutiche in tutti i comuni della provincia, accorgendoci che sono in aumento, si va da un minimo del 3,6% dei Comuni di Giulianova e Sant’Egidio alla Vibrata fino al 10,8% del comune di Castel Castagna».
VARRASSI: IMPORTANTE CONOSCERE PER EDUCARE E PREVENIRE – «Questo studio, condotto con metodi scientifici, è stato frutto di un enorme lavoro di squadra – afferma il manager Varrassi – ed è la base per avviare una serie di attività imperniate sulla conoscenza e sulla prevenzione del fenomeno, la Asl avvierà, anche con l’ausilio delle associazioni dei diabetici, delle campagne di prevenzione, ma anche uno screening sulla popolazione ultra 50enne, per riconoscere in tempo la patologia: attualmente infatti c’è una grande percentuale di persone a rischio che sfugge dalle statistiche. Questo è davvero importante perché così possiamo prevenire tutte le patologie correlate, tra cui il tumore, l’insufficienza renale e la cecità, questo lo faremo anche con la collaborazione dei medici di medicina generale. E’ importante sottolineare che la nostra Asl è in anticipo sul Piano strategico nazionale sul diabete».
CHIODI: ANCHE L’ABRUZZO SARA’ PROMOSSO – Il Governatore ha citato il Rapporto ministeriale sui LEA. I Livelli Essenziali di Assistenza, da cui risultano “promosse” solo 8 Regioni: Emilia Romagna, Umbria, Toscana, Marche, Veneto, Piemonte, Lo0mbardia e Basilicata, mentre l’Abruzzo risulta “parzialmente adempiente”. «Siamo pronti a colmare questo gap – spiega Chiodi – e a diventare la nona regione in grado di garantire i LEA, dimostrando così che la buona sanità può andare a braccetto con il risanamento della spesa in ambito sanitario, anzi è proprio grazie al raggiungimento dell’equilibrio finanziario che possiamo ottenere questi risultati: solo nel 2008, infatti, la nostra situazione era definita “critica”. Ci sono ancora alcuni passi da fare, come la realizzazione degli hospice, praticamente assenti prima del mio insediamento, auspico che anche a Teramo ne nasca presto uno».